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Chimica organica applicata (Nuovo Ordinamento D.M. 270)

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Anno accademico 2009/2010

Codice dell'attività didattica
MFN0291
Docenti
Prof. Guido Viscardi
Dott. Pierluigi Quagliotto
Corso di studi
Laurea Magistrale in Chimica Industriale
Laurea Magistrale in Chimica Industriale
Anno
1° anno
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
CHIM/06 - chimica organica
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

Fornire agli studenti conoscenze di base nell’ambito della chimica coloristica e dei tensioattivi, con particolare riferimento alle relazioni fra struttura chimica e proprietà, quali l’assorbimento della luce nel campo visibile e la capacità aggregativa.
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Programma

I tensioattivi ed i coloranti sono da anni alla ribalta e rappresentano una delle voci più importanti della chimica organica industriale attraverso i loro usi più convenzionali ma anche grazie ad impieghi high tech che li collocano tra i prodotti ad alto valore aggiunto. Il programma del corso si articolerà in due parti ove saranno trattate rispettivamente la chimica dei tensioattivi e dei coloranti. Nella prima parte del programma saranno innanzitutto ripresi i concetti basi della Chimica Fisica delle Interfaccie attraverso la definizione di Energia Libera Superficiale, di Angolo di Contatto e la discussione di fenomeni quali l’Adsorbimento alle Interfacce, lo Spargimento, connessi alla Concentrazione Critica Micellare (CMC) ed al Numero di Aggregazione. Sarà discussa la classificazione sistematica dei tensioattivi e le relative relazioni struttura-proprietà commentando in particolare come la struttura influenzi la cmc, la dimensione delle micelle, la geometria degli aggregati, la tensione superficiale, la dispersione di solidi e liquidi. Il corso prevede infine un’analisi degli approcci sintetici e delle applicazioni industriali delle principali classi di tensioattivi ed una introduzione a tensioattivi di nuova generazione quali: alchilpoliglucosidi, esterquats, tensioattivi idrolizzabili; tensioattivi gemini. Questa parte del programma prevede poi attività di laboratorio in cui saranno effettuate misure della cmc mediante spettroscopia ultravioletta fluorescenza, conducibilità e tensione superficiale e la valutazione del numero di aggregazione. Nella seconda parte del programma sarà trattata la fisica della visione e la classificazione dei cromogeni: cromogeni n-π, cromogeni donatore-accettore semplice, cromogeni donatore-accettore complesso, polieni. Saranno esaminate le principali classi di coloranti secondo la struttura: azocoloranti, coloranti azoici, derivati stilbenici, coloranti della chinolina, tiazolici, allo zolfo, antrachinonici, indigoidi, ftalocianine, e discussi alcuni fenomeni e la relativa influenza sul colore quali la tautomeria azo-idrazone, gli effetti sterici e gli equilibri di protonazione. Dopo un quadro generale delle fibre tessili (proteiche, cellulosiche, artificiali e sintetiche) i coloranti saranno classificati secondo il Colour Index sulla base delle loro proprietà tintoriali nei confronti dei substrati tessili.

 

Testi consigliati e bibliografia

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Surfactants and Interfacial Phenomena, M.J. Rosen, John Wiley and Sons, 1989, New York; Color Chemistry, H. Zollinger, VCH, Weinheim, 1991.
Dispense del docente.


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Ultimo aggiornamento: 19/12/2010 10:42
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